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UN PO’ DI CHIAREZZA SU FINCANTIERI: NON SI CHIUDE NESSUN CANTIERE

E’ stato firmato, nella tarda serata di ieri 21 dicembre, il verbale di accordo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la procedura di Cassa Integrazione Straordinaria per riorganizzazione aziendale.
L’azienda durante l’esame congiunto ha confermato il contesto di criticità di mercato già evidenziato nell’incontro dello scorso 6 dicembre.
FINCANTIERI, come evidenziato nel verbale ministeriale, ha dichiarato che il Piano di riorganizzazione presentato è finalizzato a salvaguardare tutti i siti e minimizzare l’impatto occupazionale.
FIM ed UILM danno un giudizio assolutamente positivo sulla salvaguardia di tutti i Siti del Gruppo: ciò nonostante hanno ritenuto necessario, vista la complessità dello stesso, richiedere ulteriori approfondimenti da effettuarsi con i Coordinamenti in sede nazionale che con le RSU a livello locale.
Per Fim e Uilm nazionali è inoltre necessario che il piano trovi un momento di confronto anche presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in quanto, oltre agli interventi industriali e di organizzazione del lavoro, questo contiene anche impegni su opere infrastrutturali e su nuovi prodotti e attività su cui è necessario che il Governo, le Regioni e le Istituzioni Locali mantengano fede agli impegni assunti il 3 giugno u.s..
Sono stati anche chiariti, per fugare dubbi e perplessità emersi in qualche assemblea tenutasi nei giorni scorsi, i tempi relativi alla procedura di cassa: il Ministero ha confermato che i termini previsti per legge sono di 25 (venticinque) giorni dall’avvio della procedura e che il termine della stessa è quindi fissato per il 31 dicembre 2011.
Dopo tale data, in assenza di accordo, l’azienda avrebbe potuto procedere in maniera unilaterale con tutte le conseguenze facilmente immaginabili.
E’ del tutto priva di fondamento, quindi, la notizia emersa che ci sarebbero stati tempi più lunghi per chiudere l’intesa; inoltre i funzionari del Ministero hanno precisato che eventuali modifiche utili a spostare il termine del 4 dicembre, per fare rientrare i lavoratori nei percorsi previdenziali antecedenti alla riforma Monti, si dovevano realizzare al più presto e comunque non oltre la data del 31 dicembre.
Il Piano illustrato prevede, oltre agli investimenti, una serie di azioni finalizzate a ridurre il numero delle eccedenze, quali:
Percorsi formativi e di riqualificazione professionale
Blocco del turn over
Novazione del rapporto di lavoro
Trasformazione, su base volontaria, dei rapporti di lavoro da full time a part time
Trasferimenti individuali volontari in ambito aziendale
Esodi incentivati volontari anche attraverso percorsi di out placamento
Mobilità su base volontaria con il criterio della non opposizione

A tale proposito, ai lavoratori che saranno interessati alla CIGS verranno confermate tutte le misure integrative (ratei) previste dal vigente accordo integrativo del 01/04/2009.
Per i lavoratori che saranno interessati invece ai processi di mobilità, verrà garantita un’integrazione al trattamento INPS, fino al raggiungimento del 75% della retribuzione mensile netta per tutti i mesi di permanenza in mobilità.

FIM ed UILM Nazionali congiuntamente con i propri Coordinamenti valutano positivamente questo accordo che chiude una fase tecnica, aperta con l’avvio della procedura lo scorso 6 dicembre: una procedura che era necessaria per fornire uno strumento utile ai lavoratori per affrontare questa fase difficile ed una possibilità, a coloro che sono sprovvisti di accordi locali antecedenti al 4 dicembre, di poter rientrare, in caso di modifiche nei “vecchi” parametri pensionistici.