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Via al nuovo modello contrattuale

La CISL F.P. Alto Friuli chiede di rafforzare il secondo livello di contrattazione

“Il Sindacato è preoccupato per gli sviluppi che vedono coinvolti gli Enti Locali del comprensorio montano della Carnia.
Oggi, siamo al centro di manovre economiche riduttive ed in presenza di uno scenario organizzativo in fase di cambiamento strutturale, che coinvolgerà 28 Comuni del comprensorio montano dell’Alto Friuli ( vedi unione dei comuni e soppressione della Comunità Montana della Carnia)ed altri 21 Comuni assegnati ad altri 3 diversi ambiti territoriali, che non hanno trovato ancora la lorosua definizione sia nei ruoli che nelle funzioni ad essi in futuro da attribuire.
La CISL F.P. A.F. ribadisce la richiesta di confronto su questi temi importanti per i lavoratori del pubblico impiego, che vivono una situazione di incertezza sul loro futuro lavorativo.
Inoltre si sollecita la continuazione del confronto sul contratto di secondo livello per il comprensorio montano, tanto più, visto il vecchio contratto, ancora in vigore (oramai sottoscritto da sette anni) aspetta soluzioni alternative e concertate per essere rinnovato in tutti i suoi istituti.
Su questo problema la CISL Funzione Pubblica A.F. a giorni inviera una sua piattaforma contrattuale alle parti datoriali, proponendo in maniera convinta l’applicazione dell’accordo quadro del 30 aprile 2009 tra governo e parti sociali, proposto come elemento fondamentale per innovare e migliorare la contrattazione di 2° livello, come strumento contrattuale capace di introdurre nuove forme di sviluppo, volte ad aumentare la qualità dei sevizi erogati dai Comuni, individuando gli sprechi di gestione (vedi consulenze esterne), proponendo l’incentivazione del personale attraverso un riequilibrio delle risorse, utilizzando anche in maniera percentuale le economie certificate degli enti, queste ultime provenienti dalla riorganizzazione dei servizi e del personale coinvolti in prima linea alla riduzione dei costi.
Questo nuovo modo di fare contrattazione, deve essere perseguito in maniera forte e decisa, come da sempre è ribadito dalla nostra CISL Funzione Pubblica Nazionale quest’ultima, capace di sedersi e non andare via dai tavoli delle trattative (come spesso ci capita di vedere nella nostra regione da parte di altre sigle sindacali), discutere e decidere nell’ interesse di tutti i lavoratori.
Solo così, perseguendo questo strumento, la CISL F.P. Alto Friuli ritiene di poter evitare, se pur in maniera parziale, la scure dei tagli ed il blocco del salari per i lavoratori del pubblico impiego nel comprensorio montano della Carnia.
Questa è una delle risposte che la CISL FP Alto Friuli vuole dare al grande numero di donne e uomini del pubblico impiego, che onestamente, con senso del dovere verso le istituzioni ed i cittadini, erogano con professionalità e competenza servizi di eccellenza.”

DI MATOLA giovanni
SEGRETERIA CISL FUNZIONE PUBBLICA ALTO FRIULI