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Vigili urbani, sindacati contro il Comune
Cisl: non c’è alcun aumento nel numero di agenti, incoerente utilizzarli in borghese

Il Comune non ha preso provvedimenti per aumentare il numero di agenti di polizia municipale sul territorio: a sostenerlo sono i rappresentanti della Cisl Funzione Pubblica, ovvero il segretario Massimo Bevilacqua e i responsabili interni del Comune Giorgio Ponzalli e Franco Rossi. Gli esponenti sindacali smentiscono quanto sostenuto nei giorni scorsi dal comandante Marco Muzzatti, dal sindaco Romoli e dal vicesindaco Gentile, in merito allo spostamento di quattro vigili dagli uffici al territorio.
«È vero che ci sono alcuni civili che si occupano del disbrigo delle pratiche amministrative, ma non c’è stato un aumento dei vigili sul territorio. Il numero di agenti impegnati in ufficio non è cambiato, erano nove prima e lo sono anche adesso», rimarcano i tre rappresentanti sindacali, facendo riferimento all’annuncio dello spostamento dalle scrivanie alle strade di due agenti e dell’imminente arrivo di altri due.
Anche in merito al dichiarato obbligo di prestare servizio in tribunale i portavoce della Cisl ci tengono a fare delle precisazioni: «Il Comune deve per legge garantire il servizio, ma può farlo come meglio crede. Non è obbligatorio mandare i vigili in Procura, l’ente può scegliere se appoggiarsi a una ditta esterna di vigilanza. L’amministrazione non ha un ritorno economico per la scelta compiuta, nel senso che l’unico risultato che ottiene è che tre agenti invece di essere in servizio in strada sono impegnati sul posto ogni giorno, due in tribunale e uno in Procura».
Sempre con riferimento a quanto dichiarato in municipio nei giorni scorsi, a proposito dell’intenzione di intensificare i controlli per evitare che la città sia sporcata dalle deiezioni canine, i tre evidenziano una presa di posizione piuttosto incoerente: «Abbiamo riscontrato un atteggiamento contraddittorio per la sicurezza del personale. Il Comune ha intenzione di aumentare i controlli, magari in borghese: questo significa incaricare i vigili di uscire in servizio senza alcun tipo di equipaggiamento, tanto più in orari in cui non è possibile avere l’eventuale aiuto dei colleghi. Poi però si prevedono i corsi per imparare a utilizzare il manganello Tonfa».
Gli esponenti del sindacato mettono in luce anche altre contraddizioni: «Il Comune ha anche sottoscritto un contratto con l’Aipa per la riscossione delle sanzioni, in quanto l’accordo doveva portare agenti sul territorio, ma non è mai avvenuto. A fronte del fatto che due degli agenti sono possibili pensionati, la realtà è che non è stato speso un centesimo per le assunzioni, a dimostrazione che non c’è l’intenzione di farne. Eppure nella recente Finanziaria non è previsto il blocco né per i vigili né per gli assistenti sociali».