VOCI SOTTO IL VELO: QUALE INTEGRAZIONE POSSIBILE?
Appuntamento giovedì 28, alle 15.30, alla Casa dell’Immacolata di Udine. Ingresso libero con green pass
La straziante vicenda delle donne afghane, ma anche la presenza femminile straniera in Friuli Venezia Giulia saranno al centro di una riflessione proposta dalla Cisl Fvg con il suo Coordinamento Donne, in programma alla Casa dell’Immacolata di Udine, per giovedì 28 alle 15.30 (ingresso libero con green pass). Punto di partenza dell’iniziativa intitolata “Voci sotto il velo”, l’integrazione, che – per il Sindacato – non può essere soltanto una parola di facile utilizzo, ma deve concretizzarsi in un percorso reale di reciproco confronto. “Di fronte alle immagini di violenza che abbiamo ancora tutti davanti agli occhi, e alla nostra ferma convinzione che l’integrazione delle donne immigrate nella società sia fondamentale e possibile soltanto attraverso il lavoro, abbiamo voluto aprire una riflessione coinvolgendo, in prima persona, proprio alcune donne musulmane residenti in regione” – spiegano per la Cisl Fvg ed il Coordinamento, Claudia Sacilotto e Luciana Fabbro. Saranno, infatti, quattro rappresentanti straniere del mondo femminile a raccontarsi: una rifugiata politica del Bangladesh, oggi imprenditrice, una donna afghana, e due studentesse magrebine a tutti gli effetti italiane di seconda generazione. Dalle loro testimonianze si dipanerà una riflessione affidata al sociologo Marco Orioles, al presidente del Consiglio Regionale, Pier Mauro Zanin, e alla segretaria nazionale della Cisl, Liliana Ocmin. Previsto anche un intervento a cura dell’Iscos Fvg, l’istituto per la cooperazione allo sviluppo che fa capo al Sindacato. “Il fenomeno migratorio – aggiungono Sacilotto e Fabbro – merita una grandissima attenzione, considerando anche che la nostra regione è la meta naturale della cosiddetta rotta balcanica, ma anche perché la presenza degli stranieri in Friuli Venezia Giulia è ormai consolidata, con oltre 80mila cittadini non comunitari presenti, di cui quasi 18mila minori e per lo più provenienti Bangladesh, Albania ed Afghanistan. Oggi il 17% dei nati nella nostra regione è di origine straniera, quota superiore a quella nazionale ed ancora più forte è il divario percentuale tra le imprese di cittadini stranieri avviate in Italia e in Friuli Venezia Giulia: l’1,1% a fronte del 12,7%. Dati che ci inducono a ragionare sui possibili percorsi di integrazione e a come supportare soprattutto le donne perché si sentano parte attiva e vitale della società in cui risiedono e vivono”. I lavori saranno introdotti da Renata Della Ricca, segretaria Cisl Fvg e coordinatrice della Cisl di Udine.