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VOGLIAMO UN VOLONTARIATO SISTEMICO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Sono la fondazione Valentino Pontello Onlus di Majano, l’Associazione Volare Insieme Onlus di Tarcento, il “Gruppo Volontari – progetto Insieme” di Ovaro, l’associazione “Sorrisi e speranze – Onlus” di Tarvisio e l’”Opera Diocesana Betania”, sezione maschile di Tolmezzo i cinque sodalizi premiati oggi pomeriggio 26 settembre a Majano, durante la 16^ edizione della Giornata della Solidarietà sociale, promossa dalla Federazione Nazionale Pensionati Cisl Alto Friuli, in collaborazione con il comune di Majano.
Grande partecipazione presso l’Auditorium Comunale con una manifestazione che si sta dimostrando sempre di più una vetrina meritata a quel mondo silenzioso e laborioso del volontariato dell’Alto Friuli, che “ci deve trasmettere un insegnamento di base, chi può deve aiutare l’altro perché al giorno d’oggi non siamo più in grado di sostenere tutto con le sole risorse del pubblico” ha dichiarato l’assessore regionale alle politiche sociali Maria Sandra Telesca. “Vogliamo il mantenimento dell’assistenza sociale e della sanità pubblica ma per riuscirci in maniera integrata dobbiamo ognuno sacrificare il superfluo. E sicuramente il mondo del volontariato avrà il suo peso nella riforma dello stato sociale e della sanità che domani andremo ad approvare, nelle sue linee guida, in giunta regionale. Vogliamo un volontariato sistemico”.
“A fronte di una sempre più crescente richiesta di aiuto per situazioni precarie da parte di cittadini e famiglie, l’attività di volontariato sta dimostrando di non riuscire più a reggere con le sole proprie forze” ha messo in luce Giancarlo Tabacco, segretario della FNP Cisl Alto Friuli aprendo la cerimonia “ma da parte nostra come pensionati confermiamo la volontà di destinare parte delle nostre risorse a chi è meno fortunato, continuando a fare gli ammortizzatori sociali per le nostre famiglie”.
Anziani che però “non staranno più zitti di fronte ad un mancato adeguamento ed una rivalutazione delle pensioni, ormai ferme da due anni”, ha stigmatizzato il segretario nazionale della FNP Cisl, Gigi Bonfani. “Basta parlare di aria fritta, più che l’aumento o la diminuzione dell’Iva chiediamo al Governo di tagliare invece l’Irpef; staniamo questa politica che rimane in silenzio sui temi cruciali per i nostri destini; iniziamo a chiedere il taglio incisivo della spesa pubblica, diciamoci che gli ammortizzatori sociali finanziano il “non lavoro” e facciamo una riflessione su chi è a casa ma pur ricevendo la cassa integrazione non si spende per il prossimo, pensiamo all’assistenza sociale come un investimento e non come ad un costo. Se Letta non ci ascolterà – ha concluso Bonfanti – preparatevi a scendere in piazza e anche a qualche altro gesto eclatante”
Ad aprire l’evento c’erano stati gli interventi di Raffaella Paladin, sindaco di Majano, e Franco Colautti, segretario generale della Cisl Alto Friuli. Quindi Gianfranco Valenta, segretario regionale FNP Cisl, Annalisa Bergagnini, segretario alle politiche sociali della FNP Cisl Alto Friuli, Luciano Bordin della Cisl FVG
Durante la manifestazione sarà presente anche il coordinamento donne FNP-Cisl Alto Friuli con la mostra mercato di oggettistica “Donne e Solidarietà”, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

LE MOTIVAZIONI DEI PREMI “SOLIDARIETA’ SOCIALE”

FONDAZIONE VALENTINO PONTELLO MAJANO – Opera nell’ambito della disabilità sul territorio della Comunità Collinare del Friuli. Suo obiettivo è dare accoglienza, lavoro ed una vita di relazioni alle persone disabili, soprattutto quando la loro familgia non c’è più o non può più prendersene cura. Offre una risposta specifica e qualificata alle persone disabili del territorio in cui opera, integrando quelle istituzionali esistenti. Ciò con particolare riferimento alle persone con disabilità medio-lieve che potrebbero accedere ad un ambiente di lavoro protetto, e per la parte residenziale, ai disabili che non hanno più famiglia o la cui famiglia non può più prendersene cura. In questo contesto gestisce un centro diurno, un centro residenziale ed un centro occupazionale.
ASSOCIAZIONE VOLARE INSIEME TARCENTO – Costituita nel 1999 per sostenere ed affiancare le famiglie ed i ragazzi disabili che frequentano il Centro Socio riabilitativo ed educativo di Tarcento, dando risposte concrete ed immediate ai loro bisogni, provvedendo da un lato ad integrare gli interventi del settore pubblico e dall’altro affiancando operativamente le famiglie ed il comitato dei genitori, gestendo ad esempio le donazioni a favore dell’attività del Centro stesso o di centri analoghi per l’acquisto di attrezzature e sussidi.
GRUPPO VOLONTARI “PROGETTO INSIEME” OVARO – Il gruppo opera volontariamente e con grande disponibilità all’interno del “Progetto Insieme” rivolto agli anziani del comune di Ovaro, che prevede degli incontri settimanali per attività di animazione e socio-ricreative presso la sede municipale. I volontari garantiscono il trasporto e l’accompagnamento degli anziani dalle loro abitazioni dislocate nelle numerose frazioni del comune alla sede dell’attività aggregativa, supportando altresì l’animatrice responsabile dell’attività. La disponibilità di queste persone viene manifestata anche nei centri estivi rivolti ai bambini ed adolescenti.
ASSOCIAZIONE “SORRISI E SPERANZE” TARVISIO – L’associazione è nata per sostenere ed aiutare coloro che hanno un problema di svantaggio e disagio, di tutte le età, residenti nei comuni della Val Canale e Canal del Ferro. Oltre ai vari progetti (mercatini di beneficenza, giochi estivi senza confini “Diversamente insieme”, giochi sulla neve “Senza Confini”), l’associazione si occupa di comunicazione ed incontri con amministrazioni pubbliche e private per l’abbattimento delle barriere architettoniche e “mentali”, incontri con i familiari, attività ludico-ricreative.
OPERA DIOCESANA BETANIA – SEZIONE DI TOLMEZZO – L’Opera Diocesana Betania, sorta su impulso della Caritas Diocesana a partire dal 1986 con l’apertura a Udine di un “gruppo appartamento Betania” è divenuto negli anni centro di accoglienza che ospita uomini adulti in situazione di marginalità. A partire dal 2003 è stata attivata una sezione femminile alla periferia di Udine e nel 2008, viste le esigenze espresse dalla comunità della Carnia, è stata promossa ed attivata a Caneva di Tolmezzo un ulteriore casa d’accoglienza maschile, vista anche la presenza della Casa circondariale del capoluogo carnico con i connessi problemi post-detentivi dei carcerati. L’Opera offre la possibilità di accogliere presso le tre sezioni, persone adulte in situazione di disagio sociale, anche con problemi complessi combinati (alcol, stupefacenti, problemi di salute mentale e di giustizia) garantendo affiancamento e reinserimento.