Supplenti in causa con il ministero: la Cisl ne parla al “Kennedy”
Confermati gli scatti di anzianità in busta paga per centinaia di docenti del Pordenonese, ma i supplenti aprono la vertenza davanti al giudice del lavoro.
E’ il sindacato Cisl scuola a far causa al ministero dell’Istruzione di viale Trastevere, con centinaia di precari provinciali al grido di «I supplenti vanno assunti!».
L’appuntamento per impugnare i contratti è domani all’Itis Kennedy di Pordenone alle 17.15 per coloro che hanno il requisito di tre anni di lavoro nel portfolio professionale. Due le tipologie di procedimenti giudiziari che la Cisl sostiene, per ottenere i diritti in cattedra, bidelleria e segreteria. Il primo ha l’obiettivo di chiedere che il tribunale ordini al ministero l’assunzione in ruolo dei “travet” statali che da molti anni hanno il contratto “stop and go”: assunti in settembre e licenziati a fine anno scolastico. L’altro è sugli scatti di anzianità in busta paga: concessi ai supplenti di religione cattolica e negati ai colleghi “laici”.
Il 20 per cento dei docenti e il 40 per cento di bidelli è precario, nelle 48 scuole provinciali. Il “valzer” dei posti di lavoro tocca le stelle nelle aule della cintura Pedemontana e, con i tagli agli organici, non ci sono garanzie sulla continuità didattica. Al posto della scuola del merito, sembra avanzare la scuola del caos.
«I supplenti in servizio da almeno tre anni anche non continuativi, possono impugnare entro il 23 gennaio il contratto a termine per chiedere il diritto all’assunzione a tempo indeterminato (collegato Lavoro legge 183/2010) – ha anticipato on-line il sindacato Cisl -. Oltre al mancato riconoscimento economico, in base all'anzianità maturata».