Se la sicurezza diventa un “must”
Stamani a Udine un convegno promosso da Cgil, Cisl e Uil sulla sottovalutazione dei rischi
Testimonianze concrete e una sfida aperta su giovani, stranieri, lavoratori in appalto
Riflettori accesi sulla sicurezza nei posti di lavoro con il convegno di stamani organizzato a Udine da Cgil, Cisl e Uil. Nell’ambito dell’iniziativa "Sicurezza tra le Gente" anche i Sindacati scendono, dunque, in campo con una sfida aperta: puntare sulle categorie più a rischio vale a dire giovani, stranieri, lavoratori in appalto per diffondere le buone prassi. Perchè se è vero che gli infortuni in regione – a anche in provincia – sono calati negli ultimi anni (-14% dal 2008 al 2009 in Friuli Venezia Giulia con punte del 21% a livello locale) è altrettanto vero che la flessione dipende non soltanto da una maggiore attenzione intorno al tema della sicurezza, ma anche dalle minori ore lavorate a causa della crisi e dal fatto che soprattutto alcune tipologie di lavoro potenzialmente più a rischio sono andate diminuendo nella loro attività. "L’obiettivo di questa giornata – fanno sapere i rappresentanti delle tre sigle sindacali – è quello di fare il punto sui percorsi e sulle soluzioni già messe in campo sul fronte sicurezza, ma anche profilare il futuro, tenendo ben presente che la guardia non va assolutamente abbassata". In questo quadro – arricchito dalla preziosa testimonianza di chi opera concretamente per la sicurezza e di quanti hanno subito un infortunio – la contrattazione resta uno degli snodi principali. Accanto alla competenze di figure qualificate e preposte, infatti, occorre – per Cgil, Cisl e Uil – supportare anche la contrattazione come leva di sicurezza, perchè è proprio attraverso questo imprescindibile strumento che si vanno a determinare alcuni fattori di tutela e prevenzione del rischio: così, ad esempio, i turni e gli orari di lavoro. "Prendiamo atto – hanno sostenuto i Sindacati – che nel nostro Paese quello che davvero manca sono le norme e ancor di più le interpretazioni delle norme stesse, con i loro contrasti, duplicazioni, appesantimenti burocratici, procedure inutili. Per contro, più moderata appare l’attività di controllo, di sanzionamento e di repressione dei comportamenti irregolari, parte dei quali correlati a sistuazioni di evasione totale". "Per limitare gli incidenti – è stato concluso – occorre allargare le maglie, penentrando saggiamente nel comportamento delle persone: occorre affinare ed influenzare la percezione del pericolo e del rischio, uscendo dalla dimensione soggettiva, a favore di quella collettiva". All’incontro hanno portato il loro contributo Claudia Zuliani (direttore Socpsal), Gianpaolo Cecchini (delegato sicurezza alla Mangiarotti spa), Luca Penz (Rls Bipan spa) e Bruzio Bisignano (consulente e formatore aziendale Gesteco spa).
DATI INAIL FVG – 2009
INFORTUNI DENUNCIATI
Nel 2008 25.934
Nel 2009 22.309
Variazione % 14%
INFORTUNI MORTALI
Nel 2008 26
Nel 2009 20
PROVINCIA DI UDINE
INFORTUNI DENUNCIATI
Nel 2008 6.989
Nel 2009 5.495
Variazione % -21,4%
INFORTUNI MORTALI
Nel 2008 6
Nel 2009 3
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg
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