L’APPELLO DI CGIL-CISL-UIL: “AMMORTIZZATORI PER TUTTI DA SUBITO”
10mila lavoratori ulteriori scoperti in Fvg. Questa mattina a Trieste l’incontro con il Prefetto: “Più vigilanza sul rispetto delle misure sanitarie”. Sindacati disponibili a collaborare a un eventuale rafforzamento delle misure di contrasto al contagio.
Preoccupazione sui tempi del decreto sull’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i settori attualmente scoperti, a partire da quelli più esposti agli effetti dell’emergenza sanitaria. Più attenzione e vigilanza sul rispetto delle disposizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, e in particolare su quelli aperti al pubblico, e su quelle che incentivano il ricorso a congedi e permessi parentali, fondamentali per migliaia di lavoratori che a causa della lunga chiusura delle scuole non sono in grado di assistere i propri figli. Questi i temi e le richieste al centro dell’incontro tenutosi stamane tra i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis, e il prefetto di Trieste Valerio Valenti, Commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia.
«Tanto gli incontri di ieri con Confindstria Fvg e con gli assessori alle Attività produttive e alla Sanità – spiegano Pezzetta, Monticco e Menis – quanto quello di oggi con il Commissario di Governo puntano a una gestione efficace e condivisa di una duplice emergenza, sanitaria ed economico-occupazionale, partendo dal presupposto che in questa fase l’obiettivo prioritario è quello di ridurre il più possibile il rischio di contagio. Proprio per questo – proseguono i sanitari – abbiamo insistito soprattutto sulla necessità di vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza, a partire dalla dotazione dei dispositivi di protezione individuale, che non sempre viene garantito sui luoghi di lavoro, in primis nel commercio, sulla necessità di individuare le modalità di sanificazione degli ambienti e nei servizi aperti al pubblico, come ad esempio uffici postali e scuole, dove continuano ad operare gli addetti agli sportelli e il personale amministrativo». Proprio nell’ottica di massimizzare gli effetti delle misure di contenimento del contagio, il sindacato è anche disposto a «valutare e collaborare alla gestione di eventuali disposizioni che prevedano la riduzione modulata delle attività e del lavoro anche in attività attualmente non soggette a restrizioni, comprese quelle del manifatturiero».
Potrebbe essere questa una delle prime ipotesi di lavoro per il tavolo richiesto, durante la riunione di ieri, al presidente Fedriga da CONFINDUSTRIA FVG e CGIL CISL UIL FVG.
A maggior ragione nel caso in cui interventi di questo tipo dovessero venire attuati, «di concerto tra il Governo e le amministrazioni regionali che li stanno sollecitando», i sindacati insistono sulla necessità di «sbloccare da subito, senza ulteriori ritardi, l’estensione in deroga della cassa integrazione a tutti i settori più colpiti, nella consapevolezza che proprio in quelli attualmente più esposti agli effetti dell’emergenza esiste una larga maggioranza di dipendenti privi di ammortizzatori, stimabili nella nostra regione in almeno diecimila lavoratori, e di aziende che in assenza di adeguate misure di sostegno rischiano il default».