PRIMO MAGGIO, SINDACATI IN PIAZZA PER CHIEDERE PIÚ SICUREZZA
Rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza, anche attraverso una maggiore vigilanza, per contrastare gli effetti negativi della precarietà e della destrutturazione del mercato del lavoro, che sono sicuramente una delle principali cause dell’aumento degli infortuni. È quanto chiedono le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil alla vigilia del Primo Maggio, una ricorrenza che i sindacati confederali, tanto a livello nazionale quanto in regione, hanno deciso di dedicare quest’anno proprio al tema della sicurezza del lavoro. Dietro a questa scelta un andamento infortunistico che, soprattutto nel 2017, è stato segnato dall’aumento delle morti bianche, in particolare nella nostra regione, dove lo scorso anno si è chiuso con 26 casi denunciati, ben 6 in più rispetto al 2016. Numeri da emergenza, rafforzata anche da un aumento degli infortuni complessivi segnalati all’Inail, in tutto 16.595 nel 2017, l’1,3% in più rispetto al 2016.
INVERSIONE DI TENDENZA. Dopo un lungo ciclo virtuoso che durava da molti anni, segnati da una progressiva diminuzione degli incidenti sul lavoro, il biennio 2016-2017 ha mostrato un’inversione di tendenza che preoccupa i sindacati. Dietro al loro allarme anche le cronache recenti, con 5 morti sul lavoro da gennaio a marzo, una in meno rispetto ai primi tre mesi del 2017, cui se n’è purtroppo aggiunta una sesta dopo il tragico infortunio di Flaviano Bernardi, l’operaio di Porpetto che due settimane fa è stato investito da un muletto sulle banchine di Porto Nogaro.
LE CAUSE. «L’aumento del ricorso agli appalti, ai contratti atipici o nella migliore delle ipotesi a tempo determinato o al lavoro interinale, oltre al progressivo allungamento della vita lavorativa, anche nei settori dove le mansioni sono particolarmente gravose», – spiegano in una nota unitaria i segretari regionali Villiam Pezzetta Cgil), Alberto Monticco (Cisl) e Giacinto Menis (Uil) – non incide soltanto sui livelli retributivi e sulle garanzie contrattuali dei lavoratori, ma anche sui livelli di prevenzione e sicurezza». Né sarebbe corretto, secondo i sindacati, «spiegare l’aumento degli infortuni soltanto con la timida ripresa che stiamo attraversando, «perché in passato, anche di fronte a segnali di crescita più consistenti come quelli che si registravano negli anni prima della crisi, la diminuzione dai casi era costante».
PRIMO MAGGIO, LE MANIFESTAZIONI. Cervignano, in programma dalle 9.30 lungo il consueto percorso da via Garibaldi a piazza Indipendenza, con i trattori della Confederazione italiana agricoltori in corteo assieme ai lavoratori. In piena linea con la tradizione anche le manifestazioni di Trieste (9 campo San Giacomo, 9.30 piazza Garibaldi, 11 piazza Unità), Gradisca d’Isonzo (9.30 viale Trieste, 10 piazza Unità) e Pordenone (9.30 piazza Martiri del lavoro, 10.30 piazzetta municipio).