Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > SALUTE SICUREZZA NEI POSTI DI LAVORO, A CHE PUNTO SIAMO

SALUTE SICUREZZA NEI POSTI DI LAVORO, A CHE PUNTO SIAMO

La sicurezza? Un tema che va declinato anche al femminile. A sollevare la questione di genere rispetto agli infortuni sul lavoro è la Cisl Fvg, con un convegno a più voci, organizzato a Monfalcone dal Coordinamento Donne. L’8 marzo è, dunque, l’occasione per fare il punto su una delle partite più sensibili che riguardano le donne impegnate sul fronte occupazionale: quella della sicurezza – emerge, infatti – è una strada ancora tutta in salita. A confermarlo è un dato su tutti, ovvero quello relativo al riconoscimento delle malattie professionali. Se fino al 2010, il 64,68% delle denunce trovava la via della tutela da parte dell’Inail, nel 2015 la percentuale dei riconoscimenti è scesa al 50,25%, a fronte, però, di un sostanziale aumento delle stesse denunce (+28,5% nello stesso 2015). Una circostanza paradossale – a detta del presidente dell’Inas Cisl Fvg, Stefano Cattarossi – che deve aprire ad una serie di riflessioni. Riflessioni ad ampio spettro che riguardano le procedure, i costi burocratici della sicurezza, ma anche un’analisi dell’incremento delle stesse malattie professionali. Che, nel caso femminile, si traducono specialmente in malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, oltre a stress da lavoro correlato. Ecco allora, dunque, che la prevenzione deve entrare a gamba tesa e, per quanto riguarda le donne, tenendo conto di alcuni fattori aggiuntivi: l’età ed il doppio carico di lavoro sostenuto dalle donne, che ha ripercussioni sulla loro salute e ( sicurezza).
“L’importanza di un approccio di genere – sottolinea la responsabile del Coordinamnto Donne Cisl Fvg, renata Della Ricca – è dovuta alle diverse esigenze delle donne, al fatto che rappresentano diversi bisogni e che sono esposte diversamente ai rischi”. In generale – esplicita in sostanza il direttore dell’Inal Fvg, Fabio Lo Faro – i numeri dicono che le donne sono meno colpite degli uomini dagli infortuni sul lavoro, ma risultano più colpite dagli infortuni in itinere, casa lavoro casa (21,9% contro 11,2%). Se, poi, da un lato le denunce di infortunio presentate da donne sono diminuite, dall’altro le denunce di malattie professionali sono cresciute considerevolmente. 
Di qui, l’esigenza di immaginare modelli diversi di prevenzione tra uomini e donne, ma anche – aggiunge la professoressa Roberta Nunin – ripensare la stessa organizzazione del lavoro in un’ottica di genere. Quella medesima ottica di genere che non può non annoverare tra i capitoli della sicurezza anche il tema della violenza contro le donne, talvolta perpetrata anche nei luoghi di lavoro. “L’anno scorso – commenta per la Cisl Fvg, Claudia Sacilotto- abbiamo avviato la campagna nazionale contro le molestie e violenze nei luoghi di lavoro,“Together be happy at work. Il nostro obiettivo è quello che in ogni azienda si attivino le procedure di garanzia e i comportamenti necessari per contrastare ogni forma di violenza ed abuso”.
 

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.