APPRENDISTATO PIU’ REMUNERATIVO PER GIOVANI 15-25 ANNI
Firmato in Friuli Venezia Giulia un accordo tra Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl e Uil. Obiettivo, aumentare gli accessi al lavoro attraverso l’apprendistato, prevedendo condizioni migliorative rispetto ad alcuni parametri delle norme nazionali.
Giovani dai 15 ai 25 anni sempre più connessi con il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia, grazie alle nuove regole e condizioni economiche fissate per l’apprendistato nell’Accordo interconfederale regionale sull’Apprendistato per la qualifica o il diploma professionale sottoscritto da Confartigianato imprese Fvg e Cna Fvg con i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil.
È un accordo che interesserà i giovani dai 15 ai 25 anni ancora impegnati nel percorso scolastico, ma che ora potranno trovare occupazione nelle aziende in termini migliorativi, anche da un punto di vista economico, per sé e per le imprese.
In un momento storico in cui i ragazzi temono lo spettro della disoccupazione e gli imprenditori non riescono a reperire manodopera qualificata, «il nostro accordo è una via per consolidare la dialettica che deve esserci tra scuola e lavoro, oggi ancora troppo distanti – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Fvg. Le aziende, con il contratto di apprendistato cosiddetto di primo livello, diventano anch’esse protagoniste della crescita non solo professionale ma anche formativa dei ragazzi».
Un accordo sottoscritto con soddisfazione dai sindacati, perché «apre a scenari assolutamente interessanti, favorendo l’apprendistato come strumento fondamentale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro», sostengono Orietta Olivo, Franco Colautti e Claudio Cinti, rispettivamente rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, e «conferma importante nelle relazioni con Confartigianato e Cna».
In particolare, aggiungono i sindacati, l’intesa «supera in senso migliorativo alcuni parametri individuati dalle norme nazionali, incentivando, da una parte, le aziende ad attivare questo strumento e, dall’altra parte, riconoscendo ai giovani apprendisti una retribuzione superiore, specialmente per quanto riguarda il cosiddetto primo livello». Ora l’auspicio è che «l’apprendistato possa trovare una più ampia diffusione, superando i numeri ancora troppo bassi di utilizzo, tenuto conto, stando agli ultimi dati disponibili, nel 2017 meno di 500 giovani sono stati avviati al lavoro attraverso questo canale», concludono i sindacalisti.
L’Accordo sottoscritto sostituisce quello del 1° dicembre 2017 per consentire una applicazione uniforme della disciplina da parte di tutte le imprese artigiane e delle piccole e medie imprese che applicano i contratti collettivi delle parti firmatarie l’accordo, aventi sede legale in Friuli Venezia Giulia.
Le caratteristiche salienti dell’intesa raggiunta sono le seguenti: la formazione “esterna” non comporta alcun obbligo retributivo per il datore di lavoro; per le ore di formazione “interna”, in azienda, l’impresa corrisponderà all’apprendista il 10%, inteso come valore minimo, di quella che gli sarebbe dovuta; per la retribuzione delle ore lavorate, l’impresa corrisponderà all’apprendista le seguenti percentuali della retribuzione tabellare corrispondente al livello raggiunto al termine del periodo di apprendistato: 50% al primo anno di inserimento in azienda; 55% al secondo anno di inserimento in azienda, 60% al terzo anno di inserimento in azienda, 70% al quarto anno di inserimento in azienda. Con decorrenza dal mese successivo a quello di superamento del 18° anno di età, il trattamento economico dell’apprendista è maggiorato di una quota mensile pari a 30 euro.