BUONI PASTO INUTILIZZABILI A UDINE E GORIZIA
Grave pregiudizio economico per i lavoratori: i buoni pasto sono, infatti, parte integrante dello stipendio.
Si denuncia con il presente comunicato la grave e inaccettabile situazione venutasi a creare per i dipendenti di Poste Italiane che non riescono più a fruire dei buoni pasto della società ligure “Qui Group SpA” in quanto praticamente nessun esercizio commerciale né supermercato li ritira in tutta la provincia di Gorizia.
La motivazione, per tutti, è che il gestore dei buoni non rimborsa o lo fa con estremo ritardo i commercianti convenzionati.
A questa situazione si è giunti dopo mesi di proteste, segnalazioni di problematiche sulla fruibilità e solleciti che sostanzialmente, ad oggi, sembrano caduti nel vuoto.
Va sottolineato che la portata del problema è nazionale e non riguarda solo i dipendenti postali.
I buoni pasto in questione, hanno validità un anno, non rappresentano un benefit, ma sono parte integrante dello stipendio, come previsto dal contratto nazionale.
Si configura quindi un danno economico importante per i lavoratori che, non avendo la possibilità di spenderli, si ritrovano, con parecchie decine, qualcuno addirittura oltre centocinquanta buoni inutilizzabili.
Se consideriamo che il valore medio di un coupon è di cinque euro, i calcoli sono presto fatti.
Come segreteria territoriale stiamo monitorando attentamente la situazione e gli sviluppi che ne dovessero scaturire in costante contatto con la Segreteria Nazionale SLP-CISL.