INFRASTRUTTURE SEMPRE PIÚ DETERMINANTI PER SVILUPPO E COMPETITIVITÁ
Una politica dei trasporti e delle infrastrutture sempre più lungimirante, in grado di cogliere le opportunità e produrre esiti concreti in tempi definiti: è l’appello che la Fit Cisl lancia oggi da Trieste, in occasione del suo XI congresso regionale, alla presenza dell'assessore Maria Grazia Santoro e dei rappresentanti dell'autorità portuale di Strade Fvg, di Autovie Venete e della Saf.
Un monito che riguarda anche il Friuli Venezia Giulia, nonostante la regione incassi, rispetto alle scelte fin qui adottate, un complessivo via libera dalla categoria. “Contrariamente a quello che accade a livello nazionale, da noi esiste una visione sistemica su infrastrutture e trasporti” – commenta Lilli Bigoni, riconfermata al vertice della Fit. Bene, dunque, non solo il confronto instaurato tra Giunta e parti sociali, ma anche le partite condivise e portate a casa, così le importanti risorse postate in Finanziaria e gli investimenti ottenuti dal Governo centrale, accanto alle performance positive registrate, ad esempio, da Trenitalia nell’ambito del trasporto regionale in termini di puntualità, efficienza e soddisfazione della clientela. “Certo – chiarisce, però, Bigoni – molto c’è ancora da fare: penso agli interventi sulle linee storiche, al rilancio (avviato dal nuovo piano industriale) dell’aeroporto, al potenziamento del trasporto merci ferroviario, ma soprattutto al silenzio della Regione rispetto alla sottoscrizione del nuovo Contratto di Servizio sul trasporto pubblico locale su ferro con la stessa Trenitalia. Ad oggi siamo una tra le pochissime regioni a non averlo ancora stipulato”. Al di là dei singoli interventi, per la Fit Cisl l’obiettivo, tuttavia, deve essere uno solo: costruire una piattaforma logistica regionale intesa come un unicum di reti, infrastrutture e offerta di servizi, sostenibile dal punto di vita ambientale. Come? Sostanzialmente attraverso una duplice azione: sostegno finanziario alle imprese che operano nel combinato ferroviario e marittimo e maggiore integrazione e sinergia tra porti, interporti e centri intermodali, a servizio dei distretti industriali e delle catene logistiche connesse al trasferimento delle merci dalla produzione al consumo. Stessa attenzione della categoria anche sul fronte “strade”, dove si guarda con “estremo interesse” alla volontà di ricercare una maggiore sinergia fra tutte le società che operano nella viabilità regionale e alla costituzione della NewCo tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Anas con il compito di gestire e realizzare le infrastrutture in capo ad Autovie Venete spa. “E’ attraverso questo tipo di operazioni – commenta il segretario generale della Cisl Fvg, Giovanni Fania – che si crea efficienza e si riducono le ridondanze: sono passi concreti in direzione di un sistema infrastrutturale e logistico davvero funzionale, capace di guardare alle reali necessità degli operatori e dei fruitori, senza assecondare le improduttive logiche di campanile”. Più complicata, invece, risulta la situazione a livello nazionale, come riferisce il segretario nazionale della Fit Cisl Pasquale Paniccia. Purtroppo – commenta – continuiamo a lamentare una seria politica integrata dei trasporti, la mancanza di una programmazione pubblica e d’analisi della mobilità, senza contare le carenze di progettazione, l’incertezza dei finanziamenti e il crescere dei rapporti conflittuali con i territori”.