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BCC, C’E’ IL CONTRATTO

I circa 35.000 lavoratori del Sistema del Credito Cooperativo vedono finalmente rinnovato il contratto nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2013. Sono stati concordati con Federcasse 85,00 euro di aumento per la figura media (3 Area Professionale 4 Livello) con decorrenza 1 gennaio 2019, senza misure economiche compensative a carico dei colleghi, così come proposte sino all’ultimo istante dalla controparte.

“È stata una corsa a ostacoli durata cinque anni e resa ancora più complessa dalla riforma del sistema del credito cooperativo, ma finalmente abbiamo il contratto. Adesso auspichiamo che il confronto possa procedere speditamente con i gruppi che si sono costituiti per addivenire ad un accordo quadro anche sulla mobilità, cosa che comporterebbe un costo negoziale limitato e maggiori garanzie per tutte le parti in gioco: sarebbe l’occasione propizia per riaffermare con forza le caratteristiche solidaristiche proprie del credito cooperativo”: è il commento del segretario nazionale di First Cisl, Pier Paolo Merlini, alla firma, avvenuta oggi, del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i 35.000 dipendenti del sistema del credito cooperativo, che era scaduto il 31 dicembre 2013.

“Sotto il profilo economico – aggiunge Giovanni Sentimenti, referente nazionale di First Cisl del settore del credito cooperativo – possiamo essere soddisfatti dall’intesa raggiunta per l’aumento di 85 euro mensili sulla figura media con decorrenza primo gennaio 2019, senza misure compensative a carico dei colleghi, come invece Federcasse avrebbe preteso sino all’ultimo istante, mentre per quanto attiene alla mobilità dei dipendenti, intesa come passaggio dalle singole aziende ai nuovi gruppi, siamo riusciti a sterilizzare l’effetto del jobs act”.