FLEX TRIESTE, STABILIZZATI OLTRE 200 LAVORATORI
Accordo storico per il Friuli Venezia Giulia: per la prima volta un’azienda – la Flex di Trieste – stabilizza in una volta sola, grazie alla contrattazione, oltre 200 lavoratori.
Non era mai accaduto prima, almeno in Friuli Venezia Giulia, che un’azienda stabilizzasse oltre 200 lavoratori, tutti assieme. A segnare il passo – creando un precedente importantissimo – è stata i giorni scorsi la Flex di Trieste (ex Alcatel), che al tavolo con Mise, Regione e Sindacati, ha dato un taglio netto alla precarietà.
”Grazie alla contrattazione – commenta a caldo il segretario regionale della Felsa Cisl, Tommaso Billiani – siamo riusciti a sfruttare in senso favorevole il decreto dignità del governo, portando a casa un risultato a dir poco storico”. In sostanza, dei 227 lavoratori precari, che, anche per dieci anni, sono stati operativi all’interno dell’azienda con contratti flessibili e senza garanzia alcuna, 100 da oggi non risultano più interinali, ma direttamente sotto contratto a tempo indeterminato con la Flex; gli altri 127, invece, hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato con le agenzie di somministrazione e di questi 127, 100 sono stati distaccati permanentemente, attraverso il cosiddetto staff leasing, all’azienda giuliana che produce componentistica elettronica.
“Finalmente – spiega il segretario regionale della Fim Cisl, Gianpiero Turus – si è messo fine ad una situazione di precariato assoluta, che al tempo era stata giustificata dall’azienda in base all’andamento altalenante del mercato dell’elettronica. Oggi, il nuovo assetto stabilizza il personale, nel senso delle tutele e della continuità”.
L’accordo – per la Cisl FVg – rappresenta, dunque, un modello da applicare anche ad altre realtà regionali, comprese quelle del terziario dove si registrano situazioni di flessibilità esasperata. “E’ chiaro – concludono Billiani e Turus – che quello della Flex costituisce un prezioso viatico per ragionare anche ai tavoli già aperti con altre aziende, ed un punto di partenza per dare stabilità a posizioni professionali attualmente ancora scoperte da garanzie e tutele”.